SILSIS-MI AREA DI SCIENZE DELL’EDUCAZIONE
a. a.
2007-08 Corso di Scienze dell’Educazione-2°
INDIRIZZI: Fisico – Matematico - Informatico

Coordinamento: M. Giusti




Professionalità docente e modalità di insegnamento/apprendimento
 
 conducono: P.Bove – S.Pozzi

 

Contratto formativo per i tre incontri

 

La valutazione nei processi di insegnamento/apprendimento

 

      1°-La valutazione: un processo formativo fra tradizione e innovazione

      2°-Strumenti di valorizzazione dello studente: verso la valutazione per competenze

      3°-Valorizzazione e apprezzamento dell’attività propria e altrui

Primo incontro 7.03.08

Professionalità docente e modalità di insegnamento/apprendimento
 

La valutazione: un processo formativo fra tradizione e innovazione, con discussione e ascolto


Dalla dimensione personale a quella professionale

           Scrittura individuale

     Racconta per iscritto un episodio della tua esperienza formativa nel quale ti sei sentita/o valorizzata/o.

           Breve ricognizione

     su esperienze pregresse e problematiche riscontrate dai corsisti in veste di studenti valutati

            La ricerca sulla valutazione possibile

(P.Bertolini e S.Mantovani)

 

NARRAZIONE (qualitativa)

come valutazione di una tendenza,

relazione-valori

 

AFFERMAZIONE (quantitativa)

come valutazione di un istante, misurazione-valute

 

             Individuazione in contesto scolastico dei differenti tempi, ambiti e soggetti  della valutazione.

con breve cenno delle tendenze in atto:

Sistema Nazionale di Valutazione, verso gli standard nazionali

 

             Il lessico della valutazione

             La ricerca sulla valutazione didattica

             Le “tipologie di valutazione” diffuse tra i docenti

 

5.Processi formativi

 

Assimilazione

Integrazione

Scambio culturale

 

INTERVALLO

Divisione in tre gruppi di lavoro per la ripresa del proprio testo narrativo sulla valorizzazione (valutazione?) personale

    da confrontare con i “Processi formativi”

    (assimilazione, Integrazione e scambio culturale)

 

6. Produzione scritta, discussioni e ascolto:

      a)Individuare i possibili “Processi formativi” utilizzati per la valorizzazione personale e le significative strategie adottate nella relazione stessa

      b) Racconta per iscritto un episodio della tua esperienza formativa nel quale ti sei sentita/o non valorizzata/o

 

3.La ricerca sulla valutazione possibile

LA RICERCA ESPLORATIVA E IL MOMENTO DESCRITTIVO E FASE DI INTERVENTO E DI MISURAZIONE NON POSSONO ESSERE CONTRAPPOSTI COME ALTERNATIVI, BENSI’ SONO ASPETTI DIVERSI ED ENTRAMBI AMMISSIBILI  E PRATICABILI ALL’INTERNO DELLA RICERCA EDUCATIVA”*

    *Susanna Mantovani, a cura di La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativi

     Bruno Mondatori,1998-p13

 

 

      NARRAZIONE* come valutazione di una tendenza, relazione-valori (qualitativa)

 

      AFFERMAZIONE* come valutazione di un istante, misurazione-valute (quantitativa)

 

*  G. Boselli e A. Melucci in

    P. Bertolini, a cura di La valutazione possibile La Nuova Italia p.23 e seg.

ETIMOLOGIA VALUTARE

 VALORE: INTENZIONE CULTURALMENTE FONDATA SAPIENTEMENTE ARTICOLATA E ONESTA DEL SOGGETTO INDIVIDUALE (ETICO - MORALE)

 

 VALUTA: IL VALORE RICONOSCIUTO DAGLI STRUMENTI DI RICONOSCIMENTO DI MASSA (ES. VALUTA MONETARIA) CHE RENDE POSSIBILE LA CONVERTIBILITA’ DI TUTTO, SALUTE E ASSETTI ETICO - MORALI COMPRESI.

 

IL CONCETTO DI VALUTAZIONE E’ NECESSARIAMENTE CORRELATO ALLA VISIONE DEL MONDO:

 

SOGGETTIVITÀ – OGGETTIVITÀ

 

      “LA SCIENTIFICITA’ DELLA PEDAGOGIA NON E’ DATA TANTO DALLA SUA PRESUNTA CAPACITA’ DI LEGGERE I FENOMENNI IN TERMINI MATEMATICI O STATISTICI …

 

 

…MA NELLA RIGOROSITA’ CON CUI SA LEGGERE QUEI FENOMENI SENZA DISTORCERLI IN UNA PRESUNTA OGGETTIVITA’ CHE ALTRO NON SAREBBE SE NON IL TENTATIVO VIOLENTO DI FARLI RIENTRARE IN SCHEMATISMI INTERPRETATIVI ASTRATTI E PURAMENTE IDEOLOGICI.”

   (P. Bertolini)[1]

[1] P. Bertolini, a cura di La valutazione possibile La Nuova Italia p.7 e seg.

 

“QUALSIASI TENTATIVO, AD ESEMPIO, DI PERVENIRE AD UNA VALUTAZIONE SCOLASTICA MEDIANTE LA MISURAZIONE DI DATI AVULSI DAL CONTESTO… TESSUTO DI SIGNIFICATI CHE SI SONO ANDATI COSTRUENDO ALL’INTERNO DI OGNI PERSONA PER EFFETTO DELLA SUA STESSA SOGGETTIVITA’ ATTIVA O INTENZIONALE, RAPPERSENTA NON SOLO UNA FORZATURA MA UNA VERA E PROPRIA VIOLENZA.” (P. Bertolini)

 

“RITENGO CHE LA FUNZIONE VALUTATIVA DEBBA ESSERE INTESA E REALIZZATA COME UN AUTENTICO RAPPORTO INTERPERSONALE PER IL QUALE LA CAPACITA’ DI COMPRENSIONE* – SOPRATTUTTO DELL’EDUCATORE NEI CONFRONTI DELL’EDUCANDO – DIVENTA UNA CONDIZIONE ASSOLUTAMENTE IMPRESCINDIBILE.” (P. Bertolini)

 *”COMPRENSIONE” = “ENTROPATIA”: CAPACITA’ DI METTERSI AL POSTO DI UN ALTRO, SENTIRSI COINVOLTI NEL SUO VISSUTO

 

 

“CIO’ COMPORTA LA MESSA IN ATTO DI STRUMENTI ANCHE TECNICI PER REALIZZARE LA VALUTAZIONE, E PER EVITARE COMUNQUE CHE ESSA CADA NEGLI STESSI LIMITI DI INATTENDIBILITA’ CHE L’AVEVANO CARATTERIZZATA NELLA SUA FORMA TRADIZIONALE:

    GRATUITA’, MANCATA TRASPARENZA, CONTRADDITTORIETA’ ECC.

(P. Bertolini) 

 

 

“TALI STRUMENTI POSSONO ESSERE ANCHE QUELLI DI CUI PARLA LA SCIENZA DOCIMOLOGICA , MA ALLA CONDIZIONE CHE ESSI VENGANO UTILZZATI IN UN CONTESTO DI SIGNIFICATIVITA’ SOGGETTIVA PER LA QUALE I RISULTATI OGGETTIVI VENGANO COMMISURATI E CORRELATI CON LE CARATTERISTICHE GENERALI E SPECIFICHE DI CIASCUN SOGGETTO CHE SI INTENDE VALUTARE”

(P. Bertolini)

 

 

“ L’OPERATORE SCOLASTICO DOVRA’ PUNTARE A UNA COMPRENSIONE LA PIÙ ADEGUATA POSSIBILE DEL VISSUTO DELL’ALLIEVO PER UTILIZZARLO COME LO SFONDO SIGNIFICANTE PER LUI, SUL QUALE QUALSIASI ALTRA PRESTAZIONE ACQUISTA IL SUO VERO SENSO E QUINDI IL SUO VERO VALORE”

(P. Bertolini)

 

 

 

Anche nel nostro incontro abbiamo operato iniziando dal vissuto:                                                             

     NARRAZIONE PERSONALE

     SCAMBIO ESPERIENZE

     CONTRIBUTI PRATICO-TEORICI

     CONNESSIONE TRA VISSUTI        PERSONALI E NUOVI CONTENUTI

 

PER UNA RIGOROSA RICERCA QUALITATIVA*

 

1.ESPLICITARE PREMESSE TEORICHE

2.CONGRUENZA TRA TEORIA E STRUMENTI DI INDAGINE

3.CONTOLLO INTERSOGGETTIVO DEGLI STRUMENTI SCELTI

4.CONTROLLO INTERSOGGETTIVO DELL’INTERPRETAZIONE DEI DATI

    *Susanna Mantovani, p.33

 

I METODI QUALITATIVI DI INDAGINE E DI INTERVENTO:

·    INTERVISTA BIOGRAFICA                                        /AUTOBIOGRAFIA 

 OSSERVAZIONE PARTECIPANTE

LE PROCEDURE DI RICERCA-AZIONE        

 

 


4.
Individuazione
in contesto scolastico
dei differenti
tempi, ambiti e soggetti  della valutazione

  

Parlare di valutazione oggi

      Differenti momenti e ambiti della pratica valutativa

  dai singoli docenti

  all’Istituto scolastico

  fino al Ministero dell’Istruzione

  

condizionano

le scelte e gli indirizzi di ciascuno

 

 

 

 

 

 

 

 

Ministero dell’Istruzione

    tramite

l’Istituto Nazionale per la VALutazione del Sistema dell’Istruzione (INValSI)

effettua

…verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli allievi e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche e formative «…ai fini del progressivo miglioramento della qualità del sistema di istruzione e formazione»…

 

 

Questo movimento che dal vertice (ministero)

discende alla base

(docenti)

   e viceversa,

produce un flusso di informazioni

che giunge a condizionare il processo di insegnamento-apprendimento

Tali informazioni infatti tenderanno ad uniformare i risultati standardizzandoli.

 

La ricerca sulla valutazione didattica

      Fino agli anni Cinquanta la ricerca sulla valutazione, o docimologia, ha caratteristiche formali

 

      A partire dagli anni Sessanta ha incominciato a svilupparsi una ricerca, centrata sui collegamenti tra didattica e valutazione

 

      Scriven ha introdotto nella seconda metà degli anni Sessanta la distinzione della funzione formativa da quella sommativa della valutazione.

 

   “…interpretazione dell'attività valutativa capace di creare una rete di riferimenti interagente con le attività didattiche…” (Scriven)

 

      Skinner propone

l’istruzione programmata

per ottimizzare l’apprendimento.

      una procedura che prevede la scomposizione del sapere in unità semplici concatenate secondo una sequenza che va dal semplice al complesso,

      unità didattiche presentate in forma di problema

      Verifica in chiave di rinforzo

 

 

Il principio della retroazione appare nell'ambito

    dell'istruzione programmata.

 

    Alla valutazione formativa spetta di rilevare l'informazione circa il modo in cui ciascun allievo procede nel suo compito di apprendimento:

l'informazione produce una rapida ristrutturazione del percorso di insegnamento-apprendimento, per adeguarlo alle necessità individuali.

 

 

 

valutazione formativa riversa l'informazione acquisita sulla procedura in corso, 

valutazione sommativa collega in sequenza i segmenti del percorso, e fornisce elementi utili per programmare interventi successivi:

si attiva una

circolarità della valutazione

 

 

 

 

 

 

Il mastery learning di Bloom-Gagné
apprendimento per la padronanza

    Scopi:

      assicurare il carattere collettivo della formazione scolastica quindi

      il perseguimento degli obiettivi affettivi e di socializzazione che si collegano all'esistenza di un contesto caratterizzato da intense interazioni personali con

      differenziazione della proposta didattica allo scopo di offrire a ciascun allievo lo specifico apprendimento di cui ha effettivamente bisogno.

 

 

   Comporta:

       che l'attività sia accuratamente organizzata, in modo da prevedere frequenti momenti di verifica.

 

      In pratica, questa esigenza viene soddisfatta suddividendo il percorso formativo in segmenti, ciascuno dei quali assorba una quantità modesta di tempo (per esempio, una o due settimane).

      il mastery learning realizza un ribaltamento per ciò che riguarda l'interpretazione del ruolo della scuola e di quello degli allievi:

 

      se alla scuola spettava di organizzare la proposta di apprendimento e agli allievi di adattarsi a essa, ora gran parte dell'onere dell'adattamento viene assunto direttamente dalla scuola

 

      RECUPERO:

  RINVIO A TESTI

  SCHEDARIO (informazioni specifiche: nomenclature, regole, procedimenti di calcolo ecc.)

  SOSTEGNO PERSONALE

  OSSERVAZIONE, ESPERIENZA GUIDATA

  LAVORO DI GRUPPO

  DISCUSSIONE DI GRUPPO

  AIUTO RECIPROCO

 

 

OSSERVAZIONI

  Semplificazione rassicurante,

   per il fatto che consente di iterare comportamenti consueti ma non incentivante

  frammentazione del percorso, che spetta poi all'allievo ricomporre all'interno dell'asse principale di sviluppo della proposta

 

 

criticità

   Le difficoltà di apprendimento sono già tradotte in errori nelle prestazioni:

NUOVA PROSPETTIVA

   L'errore può essere per lo più evitato attraverso la

   differenziazione preventiva dei percorsi di apprendimento:

   PIANO DI LAVORO PERSONALIZZATO


Attenzione però alla predittività in ordine alle competenze!

 


Merton: La profezia che si
autoavvera
(Effetto Pigmalione)

 

 

 

 

 

 

 

Occorre inoltre considerare
stili cognitivi differenti:

 iconico – visivo,
verbale – acustico,
olistico – analitico,
per citare alcune attenzioni possibili.

 

 

L’autovalutazione dell’attività docente

     Un possibile processo di istruzione e controllo degli apprendimenti, suggerisce la possibilità che le valutazioni potrebbero dare importanti spunti autovalutativi sul loro lavoro…” (attività di insegnamento-apprendimento)

 

P. Bertolini, a cura di La valutazione possibile

La Nuova Italia , 1999-p186

 


Valutazione:


processo di attribuzione di valore

a fatti, eventi, oggetti e simili,

in relazione a scopi

che colui che valuta intende perseguire in un determinato

contesto

 

Le varie funzioni della valutazione

Funzione diagnostica:

      acquisisce informazioni all’inizio dell’attività formativa sui prerequisiti cognitivi e affettivo- motivazionali di ciascuno. La v. d. serve a orientare e a decidere le azioni didattiche utili a garantire a tutti il possesso dei prerequisiti, soprattutto cognitivi, e a programmare gli interventi successivi.

 

Funzione regolativa:

      si svolge nel corso del processo di apprendimento, acquisisce informazioni da prove e da osservazioni sistematiche. Tiene conto della dinamicità delle proposte formative e della sensibilità del contesto socio-culturale per dare una risposta utile in ordine ai risultati ottenuti. Regola le attività didattiche, struttura le decisioni da prendere.

Funzione didattica formativa:

      è una funzione dinamica. Consente l’identificazione in itinere dell’apprendimento e delle lacune dei singoli, dei punti deboli e forti degli allievi; tiene sotto controllo anche l’attività di insegnamento, serve ad adeguare la proposta didattica alle esigenze verificate. Si avvale di strumenti: registro docente, registro Consiglio di classe, documenti elaborati dal Collegio. Utilizza un codice descrittivo e coerente alle esigenze di validità e di attendibilità.

Funzione sommativa:

     assolve alla funzione di bilancio consuntivo, non analitico dell’attività scolastica e degli apprendimenti promossi nell’allievo. Deve poter dare informazioni utili alla revisione della strategia didattica elaborata.

Funzione certificativa comunicativa:

     ha come referente l’extrascuola, si avvale di strategie che riguardano le modalità di comunicazione, dello strumento scheda di valutazione e di un codice numerico.

IL LESSICO DELLA VALUTAZIONE

Misurazione:

operazione convenzionale che consiste nell’associare un simbolo, meglio se in forma di numero, a un oggetto ben definito, o a una sua particolare proprietà, secondo regole determinate, in modo che a quella stessa proprietà si possano attribuire alcune caratteristiche  dei numeri che così la rappresentano.

 

 Verifica:

processo che mira ad accertare

che siano stati conseguiti gli obiettivi didattici prefissati,

controllando quanta e quale parte di materia sia stata appresa e in che modo dalla classe e/o dai singoli allievi.

 

 

 

 

 

Caratteristiche della verifica:

La verifica deve essere coerente con gli obiettivi e  permetterne il controllo,

è oggettiva quando garantisce uguali condizioni di esecuzione, registrazione, lettura di dati e le risposte hanno interpretazione univoca,

è valutativa del processo in quanto controlla la programmazione, le strategie, l’efficacia dell’insegnamento e misura i risultati della classe.

 

È valida

quando si riferisce veramente a ciò che si vuole verificare e non vi sono interferenze tra competenze linguistiche e/o cognitive.

È attendibile

se fornisce misure costanti e ripetibili, indipendenti da variabili esterne.

Verifica formativa:

per l’alunno la verifica è formativa

se permette un

confronto con i risultati precedenti e con i compagni,

se indica

risultati raggiungibili e il

livello di apprendimento raggiunto.

 

 

 

Verifica sommativa:

 

Tipo di verifica che accerta l’apprendimento dei concetti essenziali di un modulo o di una unità didattica.

 

Osservazione sistematica:

procedura che permette di

rilevare, in contesti determinati, comportamenti, dati, informazioni,

che assumono particolare significato

in relazione a una ipotesi precedentemente formulata.

 

 

Programmazione:

progetto formativo contestualizzato, iscritto nei vincoli di istruzione nazionale e sovranazionale, che persegue intenzionalmente obiettivi di insegnamento - apprendimento, e che dichiara le proprie modalità di attuazione.

Le tipologie di valutazione diffuse tra i docenti

      Luigi Calonghi, Punti salienti dell'esperienza italiana e relativi problemi, in AA.VV.,  La valutazione nella scuola media," Studi e documenti degli Annali della Pubblica Istruzione,n. 64,Le Monnier,Firenze 1993,pagg. 48-49

 

 

“ASSOLUTO”

      L’INSEGNANTE SI RIFERISCE AD UN MODELLO DI PRESTAZIONE “OTTIMALE” NON ESPLICITATO MA PENSATO E/O VISSUTO.

“IPSATIVO” o idiografico

      MUOVE DA UNA SITUAZIONE DI FATTO ATTENTA AL PROGRESSO CHE CIASCUN ALUNNO CONSEGUE A PARTIRE DALLE SUE CAPACITA’, DAI CONDIZIONAMENTI E DALLE PRE-CONOSCENZE, PER ALTRO NON SEMPRE ACCERTATI

“NOMOTETICO” - NORMATIVO

      CONSITE NEL CONFRONTO TRA I RISULTI OTTENUTI DA CIASCUN ALUNNO E LO  STANDARD PREFISSATO

“DINAMICO”

      E’ INTESO COME CONFRONTO TRA IL PROGRESSO FATTO DA CIASCUN ALUNNO IN RAPPORTO AI PROGRESSI FATTI DAL GRUPPO COMPOSTO DAI SOGGETTI CHE HANNO INIZIATO UN PROCESSO DI APPRENDIMENTO PARTENDO DA CONDIZIONI ANALOGHE

“A CRITERIO”

      IL CONFRONTO E’ POSTO TRA LA PRESTAZIONE DI CIASCUNO E GLI OBIETTIVI FISSATI SECONDO LA PROGRAMMAZIONE

 

 

ALTRE TIPOLOGIE VALUTATIVE …

 


 

 Processi formativi

 

Assimilazione: adattamento al modello-proposta culturale dell’altro (genitore, insegnante ecc.).

Il soggetto deve conformarsi al sapere proposto.

 

Integrazione: accoglienza da parte dell’altro (genitore, insegnante ecc.) dei propri tratti culturali nel rispetto delle modalità e dei valori socialmente stabiliti.

   

Scambio culturale: incontro e arricchimento vicendevole tra sé e l’altro (insegnante, genitore ecc.) come occasione di confronto e di trasformazione.