SILSIS-MI AREA DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE
a. a.
2007-08
Corso di Scienze dell’Educazione II anno
Coordinamento: Ivano Gamelli


incontro 29.2.2008

Come valutare la valutazione

conduce: Paolo Bove



Contratto formativo


Come valutare la valutazione

Esperienze personali e professionali



Dalla dimensione personale a quella professionale

Scrittura individuale

Racconta per iscritto un episodio della tua esperienza formativa nel quale ti sei sentita/o valorizzata/o.

Breve ricognizione:

-sull’indirizzo d’insegnamento prescelto

-ed eventuali esperienze pregresse avute dai corsisti in veste di insegnanti

(per alzata di mano).


 

La ricerca sulla valutazione possibile

(P.Bertolini e S.Mantovani)

NARRAZIONE (qualitativa)

come valutazione di una tendenza,

relazione-valori

AFFERMAZIONE (quantitativa)

come valutazione di un istante, misurazione-valute


 

Individuazione in contesto scolastico dei differenti tempi, ambiti e soggetti della valutazione.

con breve cenno delle tendenze in atto:

Sistema Nazionale di Valutazione, verso gli standard nazionali

Il lessico della valutazione

La ricerca sulla valutazione didattica

Le "tipologie di valutazione" diffuse tra i docenti


Processi formativi

 

Assimilazione

Integrazione

Scambio culturale

 

INTERVALLO

Ripresa del proprio testo narrativo sulla valorizzazione (valutazione?) personale

da confrontare con i "Processi formativi"

(assimilazione, Integrazione e scambio culturale)

 

Discussioni e ascolto:

Individuare i possibili "Processi formativi" utilizzati per la valorizzazione personale e le significative strategie adottate nella relazione stessa.



 

La ricerca sulla valutazione possibile

"LA RICERCA ESPLORATIVA E IL MOMENTO DESCRITTIVO E FASE DI INTERVENTO E DI MISURAZIONE NON POSSONO ESSERE CONTRAPPOSTI COME ALTERNATIVI, BENSI’ SONO ASPETTI DIVERSI ED ENTRAMBI AMMISSIBILI E PRATICABILI ALL’INTERNO DELLA RICERCA EDUCATIVA"*

*Susanna Mantovani, a cura di La ricerca sul campo in educazione. I metodi qualitativi

Bruno Mondatori,1998-p13


NARRAZIONE* come valutazione di una tendenza, relazione-valori (qualitativa)

 

AFFERMAZIONE* come valutazione di un istante, misurazione-valute (quantitativa)

 

* G. Boselli e A. Melucci in

P. Bertolini, a cura di La valutazione possibile La Nuova Italia p.23 e seg.


ETIMOLOGIA VALUTARE

· VALORE: INTENZIONE CULTURALMENTE FONDATA SAPIENTEMENTE ARTICOLATA E ONESTA DEL SOGGETTO INDIVIDUALE (ETICO - MORALE)

 

· VALUTA: IL VALORE RICONOSCIUTO DAGLI STRUMENTI DI RICONOSCIMENTO DI MASSA (ES. VALUTA MONETARIA) CHE RENDE POSSIBILE LA CONVERTIBILITA’ DI TUTTO, SALUTE E ASSETTI ETICO - MORALI COMPRESI.


IL CONCETTO DI VALUTAZIONE E’ NECESSARIAMENTE CORRELATO ALLA VISIONE DEL MONDO:

 

SOGGETTIVITÀ – OGGETTIVITÀ

 

"LA SCIENTIFICITA’ DELLA PEDAGOGIA NON E’ DATA TANTO DALLA SUA PRESUNTA CAPACITA’ DI LEGGERE I FENOMENNI IN TERMINI MATEMATICI O STATISTICI …


…MA NELLA RIGOROSITA’ CON CUI SA LEGGERE QUEI FENOMENI SENZA DISTORCERLI IN UNA PRESUNTA OGGETTIVITA’ CHE ALTRO NON SAREBBE SE NON IL TENTATIVO VIOLENTO DI FARLI RIENTRARE IN SCHEMATISMI INTERPRETATIVI ASTRATTI E PURAMENTE IDEOLOGICI."

(P. Bertolini)[1]

[1] P. Bertolini, a cura di La valutazione possibile La Nuova Italia p.7 e seg.


"QUALSIASI TENTATIVO, AD ESEMPIO, DI PERVENIRE AD UNA VALUTAZIONE SCOLASTICA MEDIANTE LA MISURAZIONE DI DATI AVULSI DAL CONTESTO… TESSUTO DI SIGNIFICATI CHE SI SONO ANDATI COSTRUENDO ALL’INTERNO DI OGNI PERSONA PER EFFETTO DELLA SUA STESSA SOGGETTIVITA’ ATTIVA O INTENZIONALE, RAPPERSENTA NON SOLO UNA FORZATURA MA UNA VERA E PROPRIA VIOLENZA."...

"RITENGO CHE LA FUNZIONE VALUTATIVA DEBBA ESSERE INTESA E REALIZZATA COME UN AUTENTICO RAPPORTO INTERPERSONALE PER IL QUALE LA CAPACITA’ DI COMPRENSIONE* – SOPRATTUTTO DELL’EDUCATORE NEI CONFRONTI DELL’EDUCANDO – DIVENTA UNA CONDIZIONE ASSOLUTAMENTE IMPRESCINDIBILE."

 *"COMPRENSIONE" = "ENTROPATIA": CAPACITA’ DI METTERSI AL POSTO DI UN ALTRO, SENTIRSI COINVOLTI NEL SUO VISSUTO

"CIO’ COMPORTA LA MESSA IN ATTO DI STRUMENTI ANCHE TECNICI PER REALIZZARE LA VALUTAZIONE, E PER EVITARE COMUNQUE CHE ESSA CADA NEGLI STESSI LIMITI DI INATTENDIBILITA’ CHE L’AVEVANO CARATTERIZZATA NELLA SUA FORMA TRADIZIONALE:

GRATUITA’, MANCATA TRASPARENZA, CONTRADDITTORIETA’ ECC.

TALI STRUMENTI POSSONO ESSERE ANCHE QUELLI DI CUI PARLA LA SCIENZA DOCIMOLOGICA, MA ALLA CONDIZIONE CHE ESSI VENGANO UTILZZATI IN UN CONTESTO DI SIGNIFICATIVITA’ SOGGETTIVA PER LA QUALE I RISULTATI OGGETTIVI VENGANO COMMISURATI E CORRELATI CON LE CARATTERISTICHE GENERALI E SPECIFICHE DI CIASCUN SOGGETTO CHE SI INTENDE VALUTARE"

" L’OPERATORE SCOLASTICO DOVRA’ PUNTARE A UNA COMPRENSIONE LA PIU’ ADEGUATA POSSIBILE DEL VISSUTO DELL’ALLIEVO PER UTILIZZARLO COME LO SFONDO SIGNIFICANTE PER LUI, SUL QUALE QUALSIASI ALTRA PRESTAZIONE ACQUISTA IL SUO VERO SENSO E QUINDI IL SUO VERO VALORE"

(P. Bertolini)


Anche nel nostro incontro abbiamo operato iniziando dal vissuto:

· NARRAZIONE PERSONALE

· SCAMBIO ESPERIENZE

· CONTRIBUTI PRATICO-TEORICI

· CONNESSIONE TRA VISSUTI PERSONALI E NUOVI CONTENUTI


PER UNA RIGOROSA RICERCA QUALITATIVA*

 

1.ESPLICITARE PREMESSE TEORICHE

2.CONGRUENZA TRA TEORIA E STRUMENTI DI INDAGINE

3.CONTOLLO INTERSOGGETTIVO DEGLI STRUMENTI SCELTI

4.CONTROLLO INTERSOGGETTIVO DELL’INTERPRETAZIONE DEI DATI

*Susanna Mantovani, p.33


I METODI QUALITATIVI DI INDAGINE E DI INTERVENTO:

INTERVISTA BIOGRAFICA /AUTOBIOGRAFIA

· OSSERVAZIONE

PARTECIPANTE

·LE PROCEDURE DI

RICERCA-AZIONE


4.
Individuazione
in contesto scolastico
dei differenti
tempi, ambiti e soggetti della valutazione


 

Parlare di valutazione oggi

Differenti momenti e ambiti della pratica valutativa

dai singoli docenti

all’Istituto scolastico

fino al Ministero della Pubblica Istruzione

 

condizionano

le scelte e gli indirizzi di ciascuno


Ministero dell’Istruzione

tramite

l’Istituto Nazionale per la VALutazione del Sistema dell’Istruzione (INValSI)

effettua

…verifiche periodiche e sistematiche sulle conoscenze e abilità degli allievi e sulla qualità complessiva dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche e formative «…ai fini del progressivo miglioramento della qualità del sistema di istruzione e formazione»…


Questo movimento che dal vertice (ministero)

discende alla base

(docenti)

e viceversa,

produce un flusso di informazioni

che giunge a condizionare il processo di insegnamento-apprendimento

Tali informazioni infatti tenderanno ad uniformare i risultati standardizzandoli.


La ricerca sulla valutazione didattica

Fino agli anni Cinquanta la ricerca sulla valutazione, o docimologia, ha caratteristiche formali

 

A partire dagli anni Sessanta ha incominciato a svilupparsi una ricerca, centrata sui collegamenti tra didattica e valutazione

 

Scriven ha introdotto nella seconda metà degli anni Sessanta la distinzione della funzione formativa da quella sommativa della valutazione.

 

"…interpretazione dell'attività valutativa capace di creare una rete di riferimenti interagente con le attività didattiche…" (Scriven)


Skinner propone

l’istruzione programmata

per ottimizzare l’apprendimento.

una procedura che prevede la scomposizione del sapere in unità semplici concatenate secondo una sequenza che va dal semplice al complesso,

unità didattiche presentate in forma di problema

Verifica in chiave di rinforzo


Il principio della retroazione appare nell'ambito

dell'istruzione programmata.

 

Alla valutazione formativa spetta di rilevare l'informazione circa il modo in cui ciascun allievo procede nel suo compito di apprendimento:

l'informazione produce una rapida ristrutturazione del percorso di insegnamento-apprendimento, per adeguarlo alle necessità individuali.


valutazione formativa riversa l'informazione acquisita sulla procedura in corso,

valutazione sommativa collega in sequenza i segmenti del percorso, e fornisce elementi utili per programmare interventi successivi:

si attiva una

circolarità della valutazione


Il mastery learning di Bloom-Gagné
apprendimento per la padronanza

Scopi:

assicurare il carattere collettivo della formazione scolastica quindi

il perseguimento degli obiettivi affettivi e di socializzazione che si collegano all'esistenza di un contesto caratterizzato da intense interazioni personali con

differenziazione della proposta didattica allo scopo di offrire a ciascun allievo lo specifico apprendimento di cui ha effettivamente bisogno.


Comporta:

che l'attività sia accuratamente organizzata, in modo da prevedere frequenti momenti di verifica.

 

In pratica, questa esigenza viene soddisfatta suddividendo il percorso formativo in segmenti, ciascuno dei quali assorba una quantità modesta di tempo (per esempio, una o due settimane).

il mastery learning realizza un ribaltamento per ciò che riguarda l'interpretazione del ruolo della scuola e di quello degli allievi:

 

se alla scuola spettava di organizzare la proposta di apprendimento e agli allievi di adattarsi a essa, ora gran parte dell'onere dell'adattamento viene assunto direttamente dalla scuola


RECUPERO:

RINVIO A TESTI

SCHEDARIO (informazioni specifiche: nomenclature, regole, procedimenti di calcolo ecc.)

SOSTEGNO PERSONALE

OSSERVAZIONE, ESPERIENZA GUIDATA

LAVORO DI GRUPPO

DISCUSSIONE DI GRUPPO

AIUTO RECIPROCO


OSSERVAZIONI

Semplificazione rassicurante,

per il fatto che consente di iterare comportamenti consueti ma non incentivante

frammentazione del percorso, che spetta poi all'allievo ricomporre all'interno dell'asse principale di sviluppo della proposta


criticità

Le difficoltà di apprendimento sono già tradotte in errori nelle prestazioni:

NUOVA PROSPETTIVA

L'errore può essere per lo più evitato attraverso la

differenziazione preventiva dei percorsi di apprendimento:

PIANO DI LAVORO PERSONALIZZATO


Attenzione però alla predittività in ordine alle competenze!

Merton: La profezia che si
autoavvera
(Effetto Pigmalione)


Occorre inoltre considerare
stili cognitivi differenti:

iconico – visivo,
verbale – acustico,
olistico – analitico,

per citare alcune attenzioni possibili.


L’autovalutazione dell’attività docente

"Un possibile processo di istruzione e controllo degli apprendimenti, suggerisce la possibilità che le valutazioni potrebbero dare importanti spunti autovalutativi sul loro lavoro…" (attività di insegnamento-apprendimento)

 Bertolini, a cura di, La valutazione possibile, La Nuova Italia, 1999-p186

 


Valutazione:

processo di attribuzione di valore

a fatti, eventi, oggetti e simili,

in relazione a scopi

che colui che valuta intende perseguire in un determinato

contesto


 
Processi formativi come possibili relazioni tra culture

 

Assimilazione: 

adattamento al modello-proposta culturale dell’altro (genitore, insegnante ecc.).

Il soggetto deve conformarsi al sapere proposto.

 

Integrazione: 

accoglienza da parte dell’altro (genitore, insegnante ecc.) dei propri tratti culturali nel rispetto delle modalità e dei valori socialmente stabiliti.

 

Scambio culturale:

 incontro e arricchimento vicendevole tra sé e l’altro (insegnante, genitore ecc.) come occasione di confronto e di trasformazione.

 

 

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