sito della Società Italiana per l'Educazione Musicale

sezione di Milano 

 

 

corsi, seminari e convegni realizzati:

 

LA  DIDATTICA  MULTIMEDIALE  CON    LA  LIM

programma

 a cura del Tutor-Coach Lim Ansas  prof. Alessandro Lamantea

Mercoledì 12 maggio  ore 17.00 - 18.30

presso la Scuola Media Statale E. De Marchi Junior Gulli Via Crimea, 22  20147  Milano (MI) 

metropolitana MM-Primaticcio

 

13-14 maggio 2010
“SPAZIO, TEMPO, CORPO, SUONO EDUCAZIONE FISICA E EDUCAZIONE MUSICALE A CONFRONTO”

programma 

ISCRIZIONI ENTRO 5 MAGGIO 2010!

I.C. “G. Falcone e P. Borsellino”, via Dante Alighieri, 2 – Offanengo (CR)


 

CORSO  DI  FORMAZIONE / AGGIORNAMENTO a.s. 2009/2010

riconosciuto e incluso nei Piani nazionali (dir. n. 90/2003)

 F6/09-10  "Laboratorio didattico di informatica per la musica"  

LABORATORIO DIDATTICO IN PRESENZA E A DISTANZA DI 

INFORMATICA PER LA MUSICA 

(clicca sul titolo per le info)

rivolto a insegnanti e operatori del settore musicale, compresi i docenti di scuola primaria 

con attività di socializzazione e di costruzione di materiali didattici 

e percorsi individualizzati paralleli di prima alfabetizzazione informatica

 3 incontri in presenza - 9 lezioni on line a cadenza settimanale

da Novembre 2009 a Marzo 2010 per un totale di 50 ore di formazione

a cura dell’E-Tutor Formatore  prof. Alessandro Lamantea

Per informazioni e richieste: paolo.bove@fastwebnet.it 

musica in circolo:

 

 Il giorno 2 ottobre ’09  dalle ore 17,30 alle 19,30 presso L’ UP (citofono Università Popolare) Via Terraggio,1 -Milano- è previsto il consueto incontro di:

  MUSICA IN CIRCOLO

o       “Danze di animazione” guidate da Andreina Antelli

o        Dopo il successo di presenze al recente Convegno Nazionale SIEM a Milano ci confronteremo sugli esiti e sviluppi possibili; poi… brinderemo inSIEMe!

 Buona ripresa dell’attività!  

 

 

  MUSICA IN CIRCOLO DEL 7.3.09  ovvero le proposte musicali dei soci/amici: musica e… psicomotricità (Antonella Caputo), intercultura (Andreina Antelli), improvvisazione jazz (Annibale Rebaudengo) e ... 

           a.  Teatromusicale: "Il ragazzo col Violino" musiche di Carlo Chiesa

b.      Convegno nazionale SIEM a Milano l’ 11, 12 e 13 settembre 2009: il ruolo attivo dei soci/amici della sezione milanese

c.       Progetto LAIV

d.      Progetto “NetMusic” a cura di Alessandro Lamantea

e.       Progetto IRIS: musica e storia

f.       Corso Educazione  pre e post natale con la musica a cura di Alix Zorrillo

g.       Varie ed eventuali

 

MUSICA IN CIRCOLO DEL 12.2.09 il comitato tecnico del Convegno Nazionale SIEM sett. 2009 a Milano nel 4O° della nascita dell'associazione.

MUSICA IN CIRCOLO DEL 4.12.08 musica e psicomotricità a cura di Antonella Caputo

MUSICA IN CIRCOLO DEL 13.3.08 musica e intercultura a cura di Andreina Antelli

13 marzo 2008 dalle ore 18 alle 20 

Musica in circolo: Musica e intercultura

 Per avviare uno scambio di esperienze d’insegnamento sulle tematiche interculturali, Andreina porterà strumenti musicali etnici raccolti nel corso dei suoi viaggi e una raccolta di brani musicali da tutto il modo, 

 

MUSICA IN CIRCOLO DEL 17.1.2008 

Qui di seguito trovate una sintesi dell’ultimo incontro di giovedì 17 Gennaio 2008:

      Le recenti vicende politiche non ci possono esimere dalla necessità di procedere nelle nostre ricerche per rispondere alla domanda: “Sulla base della nostra esperienza (o ricerca-azione), quali possono essere oggi i bisogni formativi degli studenti a cui la musica può dare risposta?”: siamo noi insegnanti che, stando a diretto contatto con gli studenti, possiamo fornire le risposte concrete utili al legislatore (chiunque egli sia). Ecco allora quanto è emerso nell'ultimo incontro svoltosi nella sede di via Terraggio a Milano:

    nella parte delle “Indicazioni per il curricolo” Antonella  ha notato l’assenza dei riferimenti alla motricità e al corpo in relazione alla musica. Invece in “Corpo movimento sport” troviamo molti riferimenti alla musica che potrebbero essere ripresi nella parte dedicata all'ambito musicale. Antonella prossimamente scriverà un breve ma completo promemoria con riferimenti a innovative evidenze scientifiche che motivano la relazione tra suono, danza e grafia;

    ricercando poi le novità relative alla musica presenti nelle “Indicazioni” Valeria ha evidenziato alcune parole nuove come: cooperazione (intenzionalità dell’agire insieme), l’interazione tra culture diverse, fruizione musicale con la costruzione/ elaborazione di significati personali, la pratica musicale per il benessere psicofisico e ancora tra le varie funzioni la dimensione interculturale;

per quest’ultimo aspetto Andreina ha sottolineato la necessità di meglio chiarire le pratiche di insegnamento e i contenuti. Valeria proponeva di riconoscere abilità, conoscenze e competenze (già richieste dal parlamento europeo nel 2006) per organizzare un coerente piano di lavoro/progetto utilizzabile a scuola: l’intercultura potrebbe essere un utile oggetto da declinare.

MUSICA IN CIRCOLO DEL 15.11.07

             dopo il seminario del 6 ottobre 2007 “Quale musica con le nuove competenze”, con alcuni di voi si è condivisa l’idea di confrontarci sul significato di “competenza” per poterla riscoprire all’interno delle nostre pratiche di insegnamento; a tale scopo ci ritroveremo GIOVEDÌ 15 Novembre 2007


 

 

 

                                       

 

La formazione musicale:

un fatto pubblico o privato?

 

Tavola rotonda nell’ambito dei

“Laboratori del confronto”

 

con il patrocinio di

 

comunicazione e pdf sul sito dell'USR della lombardia all'indirizzo:

http://www.istruzione.lombardia.it/comunic/comunic08/nov08/protLO33014_08.htm

Durante la Tavola rotonda verranno confrontati gli esiti del questionario “La musica a scuola” 2006 (USR Lombardia - SIEMCoordinamento Lombardia)con i risultati dell’ultima “Indagine Nazionale Musica” 2008

 

sabato 22 novembre 2008

presso Università Popolare

via Terraggio 1, Milano

 

ore 9.15          accoglienza

ore 9.30          inizio

coordina la tavola rotonda Paolo Bove (SIEM Milano)

intervengono:

 

Alberto Barbieri (USR della Lombardia)

Emanuele Ferrari (Università Bicocca di Milano)

Ciro Fiorentino (SMIM “Ardigò-Bellani” di Monza – Referente Nazionale COMUSICA)

Antonio Giacometti (AFAM “Vecchi – Tonelli” di Modena e Carpi.)

Antonella Moretti (Istituto musicale "Progetto Mikrokosmos" di Cislago)

Andrès Pineda (Universidad Pedagógica Nacional di Bogotà - Colombia)

Alix Zorrillo (Universidad Pedagógica Nacional di Bogotà e Università Bicocca di Milano)

Ore 12,30       conclusione

In questi ultimi tempi assistiamo alla ricerca di una nuova definizione dei compiti assegnati all’azione pubblica in relazione al privato. La formazione, e nello specifico quella musicale, non è rimasta immune da tali ripensamenti. Nel recente passato l’attività formativa privata ha dato risposta alle necessità che il servizio pubblico non poteva o non intendeva assolvere.

Quali devono essere oggi le specificità irrinunciabili dell’offerta pubblica per la crescita musicale della popolazione, quali invece le possibili opportunità offerte dal privato?  

Nel corso della Tavola rotonda verranno anche confrontati gli esiti del questionario “La musica a scuola” (2005/06), commissionato dall’USR della Lombardia alla SIEM Coordinamento Lombardia, con i risultati emersi nell’ultima rilevazione nazionale (2007/08) -estrapolazione dati a livello lombardo-

 Gli esiti del questionario “La musica a scuola” sono pubblicati all’indirizzo http://www.istruzione.lombardia.it/comunic/comunic07/mag07/cprot8698_07.htm

 

  La Società Italiana per l’Educazione Musicale (SIEM)

tra le sue finalità associative intende:

La partecipazione è gratuita.

Per informazioni ed aggiornamenti: Tel: 348 – 8102803

 

 


 

E' IN PREPARAZIONE UNA SINTESI AUDIO/VIDEO CON L'INTERVENTO SVOLTO DAI DUE RELATORI 

sabato 6 ottobre 2007

Quale musica con le nuove competenze?

Seminario nell’ambito dei “Laboratori del confronto”  

Rivolto a docenti di musica e

agli operatori musicali  

presso Università Popolare

 via Terraggio 1, Milano

La musica come risorsa formativa per lo studente, deve oggi poter essere certificata attraverso le competenze che ritroviamo articolate nelle “Nuove indicazioni per il curricolo” proposte dal Ministero della Pubblica Istruzione. Con il costruttivo coinvolgimento dei vissuti musicali dei partecipanti, saranno formulate ipotesi per individuare le attività e le pratiche musicali alle quali riferire adeguatamente le competenze musicali.  

Docenti: Virgilio Bernardoni e Roberto Neulichedl

Moderatore: Paolo Bove

Direttore del corso: Carlo Chiesa

V. Bernardoni docente di Metodologia dell’educazione e della comunicazione musicale, Università degli Studi di Bergamo. Presidente dell’ADUIM (Associazione fra i Docenti Universitari Italiani di Musica).  

R. Neulichedl docente di Pedagogia musicale, Conservatorio di Alessandria. Presidente Nazionale della S.I.E.M. (Società Italiana per l’Educazione Musicale) e membro del “Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della musica”, presieduto da Luigi Berlinguer.

Entrambi i relatori sono stati consultati per l’elaborazione delle nuove “Indicazioni per il curricolo” per l’ambito musicale.

 

La partecipazione è gratuita e verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.

La SIEM è un ente accreditato dal Ministero della Pubblica  Istruzione ai sensi della C.M. n. 177/2000.

Iscrizioni: in loco al momento della registrazione; è gradita la prenotazione.

Per informazioni ed aggiornamenti: Tel: 348 – 8102803

Seminario nell’ambito dei “Laboratori del confronto”

 Programma della mattinata

 

ore 8.45         Registrazione dei partecipanti e accoglienza     

 

ore 9.00         P. Bove

                    Saluti e presentazione dei relatori.  

                                            La musica nel quadro delle “Nuove indicazioni”

ore 9.30         V. Bernardoni

                    La musica da fare, la musica da pensare

ore 10.15        R. Neulichedl  

                                   Acquisizione di competenze musicali dentro e fuori la scuola

Ore 11.00       Confronto con esperti e presenti

                                                                         moderatore: P. Bove

 

Ore 12.30       Fine dei lavori

Per raggiungere la sede del seminario linea verde della metropolitana fermata Cadorna 

presso l'Università Popolare via Terraggio, 1 Milano

 

 


                                                                                                                                  

 

Associazione disciplinare qualificata per la formazione del personale della scuola

DM177/2000  - Direttiva n. 90/2003

 

   

 

 

 

Sviluppo e Analisi di Sistemi e Tecnologie Formative S.r.l.

 

LA PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - DIPARTIMENTO POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO UFFICIO FONDO SOCIALE EUROPEO E SATEF SRL CON IL CONCORSO

FINANZIARIO DELL’UNIONE EUROPEA, FONDO SOCIALE EUROPEO E DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI,

ORGANIZZANO UN CORSO DENOMINATO:

 EDUCARE ALLA MUSICA E CON LA MUSICA:

UN LINGUAGGIO PER LO SVILUPPO DELLA PERSONA

Teatromusicale F58-06(MIUR)

settembre - dicembre 2006  

 Un percorso di esplorazione di nuovi linguaggi espressivi

per potenziare le tue competenze musicali  

LINK teatromusicale

 


 

RELAZIONE SEMINARIO DI DOMENICA 16 OTTOBRE 2005 

"DILETTARSI DI MUSICA DA ADULTI"

di Carlo Chiesa

 

     

 

Le due facce della realtà evocata dal binomio “Adulti e musica” si sono evidenziate e materializzate nei due momenti in cui si è articolata la giornata dedicata dalla SIEM di Milano a questo tema il 16 ottobre 2005 presso la sede dell’Università Popolare in via Terraggio, 1 a Milano. 
Nel pomeriggio alla presenza di un folto pubblico interessato, e a tratti entusiasta, si sono succeduti solisti e gruppi di allievi dei Corsi Popolari Serali di Musica presso il Conservatorio “G. Verdi” (CPSM) di Milano in un programma vario per generi e epoche evidenziando competenze di buon livello, ma soprattutto la vivacità e la ricchezza di possibilità che può suscitare lo sforzo per rispondere alla domanda di “far musica” rivolta dagli adulti a singoli e istituzioni. 
In effetti gli adulti che frequentano corsi di questo tipo sono moltissimi (un dato per tutti: più di 450 corsisti all’anno nei CPSM, con una sessantina di Corsi di vario genere) e in aumento. 

         
Del resto chi lavora con la Musica nella Scuola dell’obbligo si rende conto che gli alunni dotati di sensibilità e capacità una volta usciti dalla Secondaria di I grado e abbandonata per ragioni di forza maggiore l’educazione musicale andranno a infoltire il numero di adulti che prima o poi sentiranno il bisogno di riprendere uno studio e dar fondo a un interesse abbandonato per strada. Anzi più la didattica musicale rivolta ai bambini e agli adolescenti migliora e diventa capace di suscitare interesse e entusiasmo, più si sentirà da parte degli interessati il rincrescimento di non poter continuare un cammino che dà loro soddisfazioni e permette di esprimersi in pienezza. Questo anche perché, come è noto, nella Secondaria Superiore si interrompe inspiegabilmente la formazione musicale. 
Questi fatti, le loro implicazioni, conseguenze e interazioni andrebbero analizzati da vicino e interpretati in vista di proporre e progettare soluzioni idonee ed efficaci, ma forse non si lavora a sufficienza in questo senso, almeno in Italia.. 
Ed ecco la seconda faccia della realtà di cui sopra che si è rivelata nella mattinata del Convegno, dedicata agli approfondimenti del tema: inferiori alle aspettative, anche se qualificati, i convenuti a simbolizzare un vuoto di interesse e di riflessione che questo argomento non merita. 
Per colmare questa lacuna e accendere i riflettori sul mondo dell’educazione degli adulti alla musica è arrivata provvidenzialmente la pubblicazione del volume “Gli adulti e la musica” a cura di Annibale Rebaudengo nella Collana “Quaderni della SIEM”, alla presentazione del quale è stata anche dedicata la prima parte della giornata. 
Mentre si raccomanda vivamente di procurarsi il testo. Interessante e stimolante, ecco in breve gli argomenti affrontati dai relatori e le problematiche annesse.

       
Il curatore del libro Annibale Rebaudengo mette in luce le “Motivazioni e le aspettative degli adulti”, chiarendo anzitutto che per “adulto” debba intendersi chi non può intraprendere una carriera professionale nel campo della Musica. La voglia di dedicarsi allo studio sistematico di uno strumento o di affinare le proprie doti canore trova origine da una esigenza di “cura di sé” che attraverso una ricerca interiore sfocia nella richiesta di essere educato o rieducato come in un ritorno a “essere bambino” nel senso di crescere e trasformarsi in una direzione che si credeva persa per sempre. E il ritorno al “Paradiso perduto” per una colpa originale propria, ma più spesso delle circostanze e della società, è il sogno nascosto e finalmente rivelato di molti adulti.
A questa forte domanda tentano di dare risposta singoli insegnanti e Istituzioni come il Conservatorio di Milano tramite i CSPM. Rossella Fois presenta la storia, le caratteristiche e le problematiche di questi ultimi. Nati 30 anni fa per una esigenza di “apertura musicale” con motivazioni legate al momento storico, si sono mantenuti sempre più vitali e, aggiornandosi, rispondenti a una domanda forte e impellente. Il problema, forse non solo dei CSPM è il rapporto con l’Istituzione (in questo caso il Conservatorio non sempre attento e sensibile alle esigenze di spazi e tempi perché incapace spesso di capirne l’importanza e l’indispensabilità).

         
Del resto l’attenzione agli adulti affamati di musica non si esaurisce nel trovare per loro spazi e tempi, ma anche nel dedicare loro quell’attenzione psicologicamente e professionalmente adeguata per decidere come partire, che direzione prendere e rispondere a piccoli e grossi problemi che la particolare età e condizione emotiva e razionale degli allievi evidenziano. A questo tema si è dedicata Katia Genghini che affrontando “L’approccio alla pratica strumentale” mette proprio in luce anche con vari esempi concreti gli aspetti del tutto particolari che questo lavoro didattico con gli adulti presenta.
Ma l’interesse degli adulti per una “attiva” fruizione della musica non si esaurisce nello studio dello strumento o nella cura della voce. Anche l’ascolto intelligente, competente e pienamente soddisfacente rientra in questo sforzo di riappropriazione del mondo musicale spesso solo sfiorato in età scolare o del tutto misconosciuto, anche se non rifiutato. Si vuole riprendere ad ascoltare o iniziare ad ascoltare in modo diverso e adatto alla propria condizione anagrafica e psicologica. 
Un esempio di come si possa far partecipare intimamente all’audizione di un brano musicale di repertori anche lontani dalla propria cultura, cogliendone le profonde matrici e facendo diventare l’ascolto punto di partenza per la conoscenza “dall’interno” di stati d’animo e aspetti culturali diversi, viene presentato in maniera vivida e persuasiva da Emanuele Ferrari.

     
Le indicazioni per una buona stesura di “Guide per la divulgazione musicale” sono fornite da Claudia Cesari e F. Martinez che parlano anche del loro lavoro in quest’ambito.
Ma ci sono vari modi di ascoltare: rivivere con il proprio corpo nella sua interezza e non solo col cervello tutti gli aspetti di un brano musicale (ritmo, melodia, dinamica, agogica, testo, denotazioni e connotazioni del testo e della musica ecc.) in forme espressive che dal suono percepito facciano nascere gesti appropriati e ricchi di senso soddisfacendo in questo modo una esigenza profondissima dell’uomo, spesso tenuta nascosta e celata addirittura alla propria coscienza e quindi bisognosa di essere “tirata fuori” e attuata, è forse il modo più completo di ascoltare “con tutto sé stesso”. Davide Donelli attraverso un Video dimostrativo chiarisce che, oltre ai bambini, anche e soprattutto gli adulti possono giovarsi di questo modo di appropriarsi della musica che, partendo da le intuizioni e le pratiche di Dalcroze, arriva ad aprire agli adulti infinite possibilità espressive e di comprensione profonda degli elementi musicali per arrivare a performance, se non a veri e propri spettacoli, che sono pur sempre il momento finale e quasi necessario di ogni sforzo di studio musicale: comunicare agli altri, coinvolgendoli, le proprie scoperte e le proprie emozioni.
Appunto a questo si è assistito, come già si è detto sopra, nel pomeriggio quando adulti hanno deliziato e “dilettato” altri adulti con la loro musica autoalimentando la loro passione e accrescendo le motivazioni per continuare a formarsi e suscitando desideri e aspettative in altri individui che si spera possano trovare risposte sempre più adeguate nella società. 
E questo anche grazie a questa giornata di studi, starter per un cammino di conoscenza e pratica nella direzione di studiare e procurare “luoghi e funzioni per la pratica amatoriale”. 

   

                                                          

                                  

 

in collaborazione con

Università Popolare di Milano

 

Dilettarsi di musica da adulti

 

Rivolto a insegnanti di musica e di strumento

agli operatori musicali e

a tutti gli adulti che si dilettano con la musica

 

 

domenica 16 ottobre 2005

 

 

presso Università Popolare

 via Terraggio 1, Milano

 


PROGRAMMA DELLA GIORNATA

Ore 9,15      Accoglienza - Registrazione

Ore 9.30     Saluti e Presentazione della giornata  (M. Jafisco e P. Bove)

Motivazioni e aspettative degli adulti (A. Rebaudengo)

Corsi popolari di musica c/o il conservatorio (R. Fois)

L’approccio alla pratica strumentale (K. Genghini) 

Ore 10.30    Intervento dei partecipanti

Ore 11.00    L’ascolto musicale come formazione permanente  (E. Ferrari)

Guide all’ascolto per la divulgazione musicale  (C. Cesari e F. Martinez)

         Il corpo quando si fa musica (D. Donelli)

Ore 12.30    Intervento dei partecipanti

Ore 13.00    Conclusione

 

 PAUSA PRANZO

 

Ore 16.30    Recital degli allievi dei Corsi Popolari Serali di Musica presso il Conservatorio “G. Verdi” di Milano

Ore 17.30    Conclusione

Ai partecipanti verrà rilasciato attestato di partecipazione.

Iscrizioni in loco al momento della registrazione. Part gratuita

La SIEM – Milano è un ente accreditato dal Ministero dell’Istruzione ai sensi della C.M. n°177/2000

 

 


col patrocinio di

La musica nel portfolio dello studente: perché e come

"clicca" sul titolo per leggere il programma

Progetto nell’ambito dei "Laboratori del confronto"

Rivolto a docenti dell’area espressiva

e agli operatori musicali

sabato 26 febbraio 2005

Docenti: Carlo Delfrati e Giuliana Sandrone

breve sintesi della mattinata

Perché il Portfolio dello studente e come costruirne uno che possa in qualche modo definirsi "musicale"?
L'interrogativo è d'obbligo in un momento in cui la macchina della Riforma, entrata in pieno regime, sta percorrendo proprio il tratto di strada che porta al traguardo del primo anno di attuazione nazionale. E proprio in questo periodo sorgono i dubbi, le incertezze, le interpretazioni più o meno discutibili e nascono i primi concreti tentativi di realizzazione più o meno riusciti o soddisfacenti rispetto a quanto decantato teoricamente. Ma si sa: "tra il dire e il fare…"
La sezione milanese della SIEM ha avvertito in qualche modo montare questo cumulo di perplessità e di domande e ha girato gli interrogativi a due esperti, invitandoli a animare un incontro per gli interessati proprio sul tema del "Portfolio musicale".
Sabato 26 febbraio 2005 presso la sede dell'Università Popolare di via Terraggio, 1 dalle 9.30 alle 12.30 una quarantina di docenti e operatori musicali ha seguito le relazioni di Giuliana Sandrone, docente di Didattica Generale all'Università di Bergamo e di Carlo Delfrati, esperto e studioso di Didattica Musicale che avevano come finalità quella di sciogliere i nodi del problema.

Chiarito che il Portfolio non nasce dal nulla, ma risponde a una ben precisa esigenza tipica del sistema didattico-educativo occidentale e dopo aver elencato alcuni analoghi documenti che si pongono come antefatti logici e cronologici del Portfolio, la prof.ssa Sandrone, con eloquenza a tratti appassionata, ma sempre chiara e con logica stringente, si è addentrata nell'esame delle dimensioni costitutive del Portfolio quali l'autonomia, la dimensione culturale e orientativa.
Concetto chiave, su cui la relatrice si è soffermata a lungo definendone tutti gli aspetti, risulta quello della COMPETENZA, richiamata proprio dalla denominazione completa del documento in esame: Portfolio delle competenze. A differenza delle conoscenze e abilità, a cui spesso si limitano gli sforzi didattici e valutativi della Scuola, la competenza si esplica nell'interazione dell'individuo con il mondo esterno, mettendo in gioco tutto il bagaglio culturale che il soggetto possiede, mutuato dalla Scuola, ma anche dalla famiglia e dalla società, nel tentativo di eseguire un compito unitario e svelando nel suo agire il suo modo di essere nel mondo, le sue abilità personalizzate, il suo orientamento di fondo, non solo come scolaro, ma come uomo in crescita. 
Sembra quindi che documentare e valutare la "competenza" renda ragione di tutte le istanze innovative della Riforma, là dove si sforza di definire un modo di fare scuola che, se non è nuovo, pretende di spingere tutte le diverse energie e istituzioni educative in maniera fondata e coerente alla formazione e costruzione della "persona" integrale.

E a questo scopo tende a pieno titolo anche la Musica, in quanto collabora all'affinamento di uno dei sensi con cui l'individuo si rapporta con il mondo e conosce il mondo.
Partendo da questo dato di fatto, troppo spesso disatteso dai responsabili dei programmi scolastici, Carlo Delfrati ha quindi illustrato con ricchezza di esempi le funzioni della musica intesa come linguaggio e quindi come strumento per conoscere e comunicare. 
Lo studente "competente" in musica saprà, oltre la conoscenza della grammatica, non farsi condizionare dall'uso e abuso della musica nei media; leggere il passato e il presente attraverso la conoscenza della produzione musicale di ogni epoca; riprodurre a sua volta brani di ogni genere e infine creare, nei mille modi che il linguaggio musicale permette, espressioni proprie, chiudendo così il cerchio di una vera e completa formazione musicale. 
Il concetto di "ricerca" rivisto e restaurato, sembra utile a definire una attività che documenti le competenze raggiunte al termine di un cammino che, partendo da problematiche significative, metta in moto conoscenze e abilità per creare capacità personalizzate.

Al termine della mattinata, nonostante il chiarimento delle idee e, anzi, proprio per le nuove consapevolezze raggiunte, sorgono nuovi interrogativi: come concretamente documentare il raggiungimento di competenze musicali? Come salvaguardare nel concreto la dimensione interdisciplinare che pare connaturata in ogni vera competenza? Come distinguere tra oggetti finali e procedimenti, tra "bei lavori" ed effettive competenze raggiunte? ecc. 
La conclusione quindi dell'incontro si è trasformata più in un "arrivederci" ad altre occasioni per riprendere il lavoro e sciogliere gli altri nodi che si sono formati in questo cammino di chiarificazione.


PER INFORMAZIONI SUL PROSEGUIMENTO DEL LAVORO SCRIVI A: info@formare.org 


Corso di TEATROMUSICALE svolto domenica 7 e 14 Novembre 2004 LE FOTO DEL CORSO


 

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