corsi, seminari e convegni realizzati:
LA
DIDATTICA MULTIMEDIALE
CON
LA LIM
Mercoledì 12 maggio ore
17.00 - 18.30
presso
metropolitana
MM-Primaticcio
13-14
maggio 2010
“SPAZIO, TEMPO, CORPO, SUONO EDUCAZIONE FISICA E EDUCAZIONE MUSICALE A
CONFRONTO”
ISCRIZIONI ENTRO 5 MAGGIO 2010!
I.C. “G. Falcone e P. Borsellino”, via Dante Alighieri, 2 – Offanengo (CR)
CORSO
DI FORMAZIONE /
AGGIORNAMENTO
a.s. 2009/2010
riconosciuto
e incluso nei Piani nazionali (dir. n. 90/2003)
LABORATORIO
DIDATTICO IN PRESENZA E A DISTANZA
(clicca sul titolo per le info)
rivolto a insegnanti e operatori del settore musicale, compresi i docenti di scuola primaria
con attività di socializzazione e di costruzione di materiali didattici
e percorsi individualizzati
paralleli di prima alfabetizzazione informatica
da Novembre 2009 a Marzo 2010
per un totale di 50 ore di formazione
Per informazioni e richieste: paolo.bove@fastwebnet.it
Il
giorno 2 ottobre ’09 dalle ore 17,30 alle 19,30 presso
L’ UP (citofono Università Popolare) Via
Terraggio,1 -Milano- è previsto il consueto incontro di:
MUSICA
IN CIRCOLO
o
“Danze di animazione” guidate
da Andreina Antelli
o
Dopo il successo di presenze al recente Convegno
Nazionale SIEM a Milano ci confronteremo sugli esiti
e sviluppi possibili; poi… brinderemo inSIEMe!
Buona
ripresa dell’attività!
MUSICA IN CIRCOLO DEL
7.3.09
ovvero le proposte musicali dei
soci/amici:
a. Teatromusicale: "Il ragazzo col Violino" musiche di Carlo Chiesa
b.
Convegno nazionale SIEM a Milano
l’ 11, 12 e 13 settembre 2009: il ruolo attivo dei soci/amici della sezione
milanese
c.
Progetto LAIV
d.
Progetto “NetMusic”
e.
Progetto IRIS: musica e storia
f.
Corso
Educazione
pre e post natale con la musica
g.
Varie ed eventuali
MUSICA IN CIRCOLO DEL 12.2.09 il comitato tecnico del Convegno Nazionale SIEM sett. 2009 a Milano nel 4O° della nascita dell'associazione.
MUSICA IN CIRCOLO DEL 4.12.08 musica e psicomotricità a cura di Antonella Caputo
MUSICA IN CIRCOLO DEL 13.3.08 musica e intercultura a cura di Andreina Antelli
13 marzo 2008 dalle ore 18 alle 20
Musica
in circolo:
MUSICA IN CIRCOLO DEL 17.1.2008
Qui
di seguito trovate una sintesi dell’ultimo incontro
di giovedì 17 Gennaio 2008:
Le recenti vicende politiche non ci
possono esimere dalla necessità di procedere nelle nostre ricerche per
rispondere alla domanda: “Sulla base della nostra esperienza (o
ricerca-azione), quali possono essere oggi i bisogni formativi degli studenti a
cui la musica può dare risposta?”: siamo noi insegnanti che, stando a diretto
contatto con gli studenti, possiamo fornire le risposte concrete utili al
legislatore (chiunque egli sia). Ecco allora quanto è emerso nell'ultimo
incontro svoltosi nella sede di via Terraggio a Milano:
per quest’ultimo aspetto Andreina ha sottolineato la necessità di meglio chiarire le pratiche di insegnamento e i contenuti. Valeria proponeva di riconoscere abilità, conoscenze e competenze (già richieste dal parlamento europeo nel 2006) per organizzare un coerente piano di lavoro/progetto utilizzabile a scuola: l’intercultura potrebbe essere un utile oggetto da declinare.
MUSICA IN CIRCOLO DEL 15.11.07
La
formazione musicale:
un
fatto pubblico o privato?
Tavola rotonda nell’ambito dei
“Laboratori del confronto”
con il patrocinio di
comunicazione e pdf sul sito dell'USR della lombardia all'indirizzo:
http://www.istruzione.lombardia.it/comunic/comunic08/nov08/protLO33014_08.htm
Durante
la Tavola rotonda verranno confrontati
gli esiti del questionario “La
musica a scuola” 2006
(USR Lombardia - SIEMCoordinamento
Lombardia)con i risultati dell’ultima “Indagine Nazionale Musica” 2008
sabato 22 novembre 2008
presso Università Popolare
via Terraggio 1, Milano
ore 9.15
accoglienza
ore 9.30
inizio
coordina la tavola rotonda
intervengono:
Alberto
Barbieri (USR della
Lombardia)
Andrès
Pineda (Universidad Pedagógica Nacional di Bogotà -
Colombia)
In questi
ultimi tempi assistiamo alla ricerca di una nuova definizione dei compiti
assegnati all’azione pubblica in relazione al privato. La formazione, e nello
specifico quella musicale, non è rimasta immune da tali ripensamenti. Nel
recente passato l’attività formativa privata ha dato risposta alle necessità
che il servizio pubblico non poteva o non intendeva assolvere.
Quali devono
essere oggi le specificità irrinunciabili dell’offerta pubblica per la
crescita musicale della popolazione, quali invece le possibili opportunità
offerte dal privato?
Nel corso della Tavola rotonda verranno anche
confrontati gli esiti del questionario “La musica a scuola” (2005/06),
commissionato dall’USR della Lombardia alla SIEM Coordinamento Lombardia, con
i risultati emersi nell’ultima rilevazione nazionale (2007/08) -estrapolazione
dati a livello lombardo-
tra le sue finalità associative intende:
far progredire il dibattito pedagogico e didattico in ambito musicale;
far conoscere esperienze, tecniche e metodi nuovi per l’educazione musicale e strumentale;
intervenire nelle sedi istituzionali per promuovere e migliorare la formazione musicale in Italia.
La partecipazione è gratuita.
Per informazioni ed aggiornamenti: Tel: 348 – 8102803
E' IN PREPARAZIONE UNA SINTESI AUDIO/VIDEO CON L'INTERVENTO SVOLTO DAI DUE RELATORI
Quale musica con le nuove
competenze?
Seminario
nell’ambito dei “Laboratori del confronto”
Rivolto a docenti di musica e
agli operatori musicali
presso
Università Popolare
via
Terraggio 1, Milano
La
musica come risorsa formativa per lo studente, deve oggi poter essere
certificata attraverso le competenze che ritroviamo articolate nelle “Nuove
indicazioni per il curricolo” proposte dal Ministero della Pubblica
Istruzione. Con il costruttivo coinvolgimento dei vissuti musicali dei
partecipanti, saranno formulate ipotesi per individuare le attività e le
pratiche musicali alle quali riferire adeguatamente le competenze musicali.
Docenti: Virgilio
Bernardoni e Roberto Neulichedl
Moderatore:
Paolo Bove
Direttore del corso:
Carlo Chiesa
R.
Neulichedl docente di Pedagogia
musicale, Conservatorio di Alessandria.
Presidente Nazionale della S.I.E.M. (Società Italiana per l’Educazione
Musicale) e membro del “Comitato nazionale per l’apprendimento pratico della
musica”, presieduto da Luigi Berlinguer.
La
partecipazione è gratuita e verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.
La
SIEM è un ente accreditato dal Ministero della Pubblica
Istruzione ai sensi della C.M. n. 177/2000.
Iscrizioni:
in loco al momento della registrazione; è gradita la prenotazione.
Per informazioni ed aggiornamenti:
Tel:
348 – 8102803
Seminario nell’ambito dei “Laboratori del confronto”
ore
8.45
Registrazione dei partecipanti e accoglienza
ore
9.00
P. Bove
Saluti e presentazione dei relatori.
La musica nel quadro delle “Nuove indicazioni”
ore
9.30
V. Bernardoni
La
musica da fare, la musica da pensare
ore
10.15 R.
Neulichedl
Acquisizione di competenze musicali dentro e fuori la scuola
Ore 11.00 Confronto con esperti e presenti
moderatore: P. Bove
Ore 12.30 Fine dei lavori
Per raggiungere la sede del seminario linea verde della metropolitana fermata Cadorna
presso
l'Università
Popolare via Terraggio, 1 Milano
Associazione
disciplinare qualificata per la formazione del personale della scuola DM177/2000
- Direttiva n. 90/2003 |
|
Sviluppo
e Analisi di Sistemi e Tecnologie Formative S.r.l. |
LA
PROVINCIA AUTONOMA DI TRENTO - DIPARTIMENTO POLITICHE SOCIALI E DEL LAVORO
UFFICIO FONDO SOCIALE EUROPEO E SATEF SRL CON IL CONCORSO
FINANZIARIO
DELL’UNIONE EUROPEA, FONDO SOCIALE EUROPEO E DEL MINISTERO DEL LAVORO E DELLE
POLITICHE SOCIALI,
ORGANIZZANO
UN CORSO DENOMINATO:
UN
LINGUAGGIO PER LO SVILUPPO DELLA PERSONA
Teatromusicale
F58-06(MIUR)
settembre
- dicembre 2006
per
potenziare le tue competenze musicali
"DILETTARSI DI MUSICA DA ADULTI"
Le due facce della realtà evocata dal binomio “Adulti e musica” si sono evidenziate e materializzate nei due momenti in cui si è articolata la giornata dedicata dalla SIEM di Milano a questo tema il 16 ottobre 2005 presso la sede dell’Università Popolare in via
Terraggio, 1 a Milano.
Nel pomeriggio alla presenza di un folto pubblico interessato, e a tratti entusiasta, si sono succeduti solisti e gruppi di allievi dei Corsi Popolari Serali di Musica presso il Conservatorio “G. Verdi”
(CPSM) di Milano in un programma vario per generi e epoche evidenziando competenze di buon livello, ma soprattutto la vivacità e la ricchezza di possibilità che può suscitare lo sforzo per rispondere alla domanda di “far musica” rivolta dagli adulti a singoli e istituzioni.
In effetti gli adulti che frequentano corsi di questo tipo sono moltissimi (un dato per tutti: più di 450 corsisti all’anno nei
CPSM, con una sessantina di Corsi di vario genere) e in aumento.
Del resto chi lavora con la Musica nella Scuola dell’obbligo si rende conto che gli alunni dotati di sensibilità e capacità una volta usciti dalla Secondaria di I grado e abbandonata per ragioni di forza maggiore l’educazione musicale andranno a infoltire il numero di adulti che prima o poi sentiranno il bisogno di riprendere uno studio e dar fondo a un interesse abbandonato per strada. Anzi più la didattica musicale rivolta ai bambini e agli adolescenti migliora e diventa capace di suscitare interesse e entusiasmo, più si sentirà da parte degli interessati il rincrescimento di non poter continuare un cammino che dà loro soddisfazioni e permette di esprimersi in pienezza. Questo anche perché, come è noto, nella Secondaria Superiore si interrompe inspiegabilmente la formazione musicale.
Questi fatti, le loro implicazioni, conseguenze e interazioni andrebbero analizzati da vicino e interpretati in vista di proporre e progettare soluzioni idonee ed efficaci, ma forse non si lavora a sufficienza in questo senso, almeno in Italia..
Ed ecco la seconda faccia della realtà di cui sopra che si è rivelata nella mattinata del Convegno, dedicata agli approfondimenti del tema: inferiori alle aspettative, anche se qualificati, i convenuti a simbolizzare un vuoto di interesse e di riflessione che questo argomento non merita.
Per colmare questa lacuna e accendere i riflettori sul mondo dell’educazione degli adulti alla musica è arrivata provvidenzialmente la pubblicazione del volume “Gli adulti e la musica” a cura di Annibale Rebaudengo nella Collana “Quaderni della SIEM”, alla presentazione del quale è stata anche dedicata la prima parte della giornata.
Mentre si raccomanda vivamente di procurarsi il testo. Interessante e stimolante, ecco in breve gli argomenti affrontati dai relatori e le problematiche annesse.
Il curatore del libro Annibale Rebaudengo mette in luce le “Motivazioni e le aspettative degli adulti”, chiarendo anzitutto che per “adulto” debba intendersi chi non può intraprendere una carriera professionale nel campo della Musica. La voglia di dedicarsi allo studio sistematico di uno strumento o di affinare le proprie doti canore trova origine da una esigenza di “cura di sé” che attraverso una ricerca interiore sfocia nella richiesta di essere educato o rieducato come in un ritorno a “essere bambino” nel senso di crescere e trasformarsi in una direzione che si credeva persa per sempre. E il ritorno al “Paradiso perduto” per una colpa originale propria, ma più spesso delle circostanze e della società, è il sogno nascosto e finalmente rivelato di molti adulti.
A questa forte domanda tentano di dare risposta singoli insegnanti e Istituzioni come il Conservatorio di Milano tramite i
CSPM. Rossella Fois presenta la storia, le caratteristiche e le problematiche di questi ultimi. Nati 30 anni fa per una esigenza di “apertura musicale” con motivazioni legate al momento storico, si sono mantenuti sempre più vitali e, aggiornandosi, rispondenti a una domanda forte e impellente. Il problema, forse non solo dei CSPM è il rapporto con l’Istituzione (in questo caso il Conservatorio non sempre attento e sensibile alle esigenze di spazi e tempi perché incapace spesso di capirne l’importanza e l’indispensabilità).
Del resto l’attenzione agli adulti affamati di musica non si esaurisce nel trovare per loro spazi e tempi, ma anche nel dedicare loro quell’attenzione psicologicamente e professionalmente adeguata per decidere come partire, che direzione prendere e rispondere a piccoli e grossi problemi che la
particolare età e condizione emotiva e razionale degli allievi evidenziano. A questo tema si è dedicata Katia Genghini che affrontando “L’approccio alla pratica strumentale” mette proprio in luce anche con vari esempi concreti gli aspetti del tutto particolari che questo lavoro didattico con gli adulti presenta.
Ma l’interesse degli adulti per una “attiva” fruizione della musica non si esaurisce nello studio dello strumento o nella cura della voce. Anche l’ascolto intelligente, competente e pienamente soddisfacente rientra in questo sforzo di riappropriazione del mondo musicale spesso solo sfiorato in età scolare o del tutto misconosciuto, anche se non rifiutato. Si vuole riprendere ad ascoltare o iniziare ad ascoltare in modo diverso e adatto alla propria condizione anagrafica e psicologica.
Un esempio di come si possa far partecipare intimamente all’audizione di un brano musicale di repertori anche lontani dalla propria cultura, cogliendone le profonde matrici e facendo diventare l’ascolto punto di partenza per la conoscenza “dall’interno” di stati d’animo e aspetti culturali diversi, viene presentato in maniera vivida e persuasiva da Emanuele Ferrari.
Le indicazioni per una buona stesura di “Guide per la divulgazione musicale” sono fornite da Claudia Cesari e F. Martinez che parlano anche del loro lavoro in quest’ambito.
Ma ci sono vari modi di ascoltare: rivivere con il proprio corpo nella sua interezza e non solo col cervello tutti gli aspetti di un brano musicale (ritmo, melodia, dinamica,
agogica, testo, denotazioni e connotazioni del testo e della musica ecc.) in forme espressive che dal suono percepito facciano nascere gesti appropriati e ricchi di senso soddisfacendo in questo modo una esigenza profondissima dell’uomo, spesso tenuta nascosta e celata addirittura alla propria coscienza e quindi bisognosa di essere “tirata fuori” e attuata, è forse il modo più completo di ascoltare “con tutto sé stesso”. Davide Donelli attraverso un Video dimostrativo chiarisce che, oltre ai bambini, anche e soprattutto gli adulti possono giovarsi di questo modo di appropriarsi della musica che, partendo da le intuizioni e le pratiche di
Dalcroze, arriva ad aprire agli adulti infinite possibilità espressive e di comprensione profonda degli elementi musicali per arrivare a performance, se non a veri e propri spettacoli, che sono pur sempre il momento finale e quasi necessario di ogni sforzo di studio musicale: comunicare agli altri, coinvolgendoli, le proprie scoperte e le proprie emozioni.
Appunto a questo si è assistito, come già si è detto sopra, nel pomeriggio quando adulti hanno deliziato e “dilettato” altri adulti con la loro musica autoalimentando la loro passione e accrescendo le motivazioni per continuare a formarsi e suscitando desideri e aspettative in altri individui che si spera possano trovare risposte sempre più adeguate nella società.
E questo anche grazie a questa giornata di studi, starter per un cammino di conoscenza e pratica nella direzione di studiare e procurare “luoghi e funzioni per la pratica amatoriale”.
in
collaborazione con
Università Popolare di Milano
Dilettarsi di musica da adulti
Rivolto a insegnanti di musica e
di strumento
agli operatori musicali e
a tutti gli adulti che si
dilettano con la musica
domenica 16 ottobre 2005
presso
Università Popolare
via
Terraggio 1, Milano
PROGRAMMA DELLA GIORNATA
Ore
9,15 Accoglienza
- Registrazione
Ore 9.30
Saluti e Presentazione della giornata
(M.
Jafisco e P. Bove)
Motivazioni e
aspettative degli adulti (A. Rebaudengo)
Corsi popolari
di musica c/o il conservatorio (R. Fois)
L’approccio
alla pratica strumentale (K. Genghini)
Ore
10.30 Intervento dei
partecipanti
Ore 11.00
L’ascolto musicale come formazione permanente (E.
Ferrari)
Guide
all’ascolto per la divulgazione musicale (C.
Cesari e F. Martinez)
Il corpo quando si fa musica (D. Donelli)
Ore
12.30 Intervento dei
partecipanti
Ore 13.00
Conclusione
PAUSA
PRANZO
Ore
16.30 Recital
degli allievi dei Corsi Popolari Serali di Musica presso il Conservatorio “G.
Verdi” di Milano
Ore
17.30 Conclusione
Ai
partecipanti verrà rilasciato attestato di partecipazione.
Iscrizioni
in loco al momento della registrazione. Part gratuita
La
SIEM – Milano è un ente accreditato dal Ministero dell’Istruzione ai sensi
della C.M. n°177/2000
col patrocinio di
La musica nel portfolio dello studente: perché e come
"clicca" sul titolo per leggere il programma
Progetto nell’ambito dei "Laboratori del confronto"
Rivolto a docenti dell’area espressiva
e
agli operatori musicalisabato 26 febbraio 2005
Docenti: Carlo Delfrati e Giuliana Sandrone
breve sintesi della mattinata
Perché il Portfolio dello studente e come costruirne uno che possa in qualche modo definirsi "musicale"?
L'interrogativo è d'obbligo in un momento in cui la macchina della Riforma, entrata in pieno regime, sta percorrendo proprio il tratto di strada che porta al traguardo del primo anno di attuazione nazionale. E proprio in questo periodo sorgono i dubbi, le incertezze, le interpretazioni più o meno discutibili e nascono i primi concreti tentativi di realizzazione più o meno riusciti o soddisfacenti rispetto a quanto decantato teoricamente. Ma si sa: "tra il dire e il fare…"
La sezione milanese della SIEM ha avvertito in qualche modo montare questo cumulo di perplessità e di domande e ha girato gli interrogativi a due esperti, invitandoli a animare un incontro per gli interessati proprio sul tema del
"Portfolio musicale".
Sabato 26 febbraio 2005 presso la sede dell'Università Popolare di via
Terraggio, 1 dalle 9.30 alle 12.30 una quarantina di docenti e operatori musicali ha seguito le relazioni di Giuliana
Sandrone, docente di Didattica Generale all'Università di Bergamo e di Carlo
Delfrati, esperto e studioso di Didattica Musicale che avevano come finalità quella di sciogliere i nodi del problema.
Chiarito che il Portfolio non nasce dal nulla, ma risponde a una ben precisa esigenza tipica del sistema didattico-educativo occidentale e dopo aver elencato alcuni analoghi documenti che si pongono come antefatti logici e cronologici del
Portfolio, la prof.ssa Sandrone, con eloquenza a tratti appassionata, ma sempre chiara e con logica stringente, si è addentrata nell'esame delle dimensioni costitutive del Portfolio quali l'autonomia, la dimensione culturale e orientativa.
Concetto chiave, su cui la relatrice si è soffermata a lungo definendone tutti gli aspetti, risulta quello della COMPETENZA, richiamata proprio dalla denominazione completa del documento in esame: Portfolio delle competenze. A differenza delle conoscenze e abilità, a cui spesso si limitano gli sforzi didattici e valutativi della Scuola, la competenza si esplica nell'interazione dell'individuo con il mondo esterno, mettendo in gioco tutto il bagaglio culturale che il soggetto possiede, mutuato dalla Scuola, ma anche dalla famiglia e dalla società, nel tentativo di eseguire un compito unitario e svelando nel suo agire il suo modo di essere nel mondo, le sue abilità personalizzate, il suo orientamento di fondo, non solo come scolaro, ma come uomo in crescita.
Sembra quindi che documentare e valutare la "competenza" renda ragione di tutte le istanze innovative della Riforma, là dove si sforza di definire un modo di fare scuola che, se non è nuovo, pretende di spingere tutte le diverse energie e istituzioni educative in maniera fondata e coerente alla formazione e costruzione della "persona" integrale.
E a questo scopo tende a pieno titolo anche la Musica, in quanto collabora all'affinamento di uno dei sensi con cui l'individuo si rapporta con il mondo e conosce il mondo.
Partendo da questo dato di fatto, troppo spesso disatteso dai responsabili dei programmi scolastici, Carlo Delfrati ha quindi illustrato con ricchezza di esempi le funzioni della musica intesa come linguaggio e quindi come strumento per conoscere e comunicare.
Lo studente "competente" in musica saprà, oltre la conoscenza della grammatica, non farsi condizionare dall'uso e abuso della musica nei media; leggere il passato e il presente attraverso la conoscenza della produzione musicale di ogni epoca; riprodurre a sua volta brani di ogni genere e infine creare, nei mille modi che il linguaggio musicale permette, espressioni proprie, chiudendo così il cerchio di una vera e completa formazione musicale.
Il concetto di "ricerca" rivisto e restaurato, sembra utile a definire una attività che documenti le competenze raggiunte al termine di un cammino che, partendo da problematiche significative, metta in moto conoscenze e abilità per creare capacità personalizzate.
Al termine della mattinata, nonostante il chiarimento delle idee e, anzi, proprio per le nuove consapevolezze raggiunte, sorgono nuovi interrogativi: come concretamente documentare il raggiungimento di competenze musicali? Come salvaguardare nel concreto la dimensione interdisciplinare che pare connaturata in ogni vera competenza? Come distinguere tra oggetti finali e procedimenti, tra "bei lavori" ed effettive competenze raggiunte? ecc.
La conclusione quindi dell'incontro si è trasformata più in un "arrivederci" ad altre occasioni per riprendere il lavoro e sciogliere gli altri nodi che si sono formati in questo cammino di chiarificazione.
Corso di TEATROMUSICALE svolto domenica 7 e 14 Novembre 2004 LE FOTO DEL CORSO